Arazzo Familiare (Castelvecchi), riceve la menzione d’onore al prestigioso premio presieduto dal CIF Pesaro (Comitato Italiano Femminile).
“Le vite e le scelte della donne che ci hanno preceduto hanno impressionato la Giuria del Premio Internazionale “La donna si racconta, XXI edizione, Pesaro”.
- Anna Cantagallo vincitrice! Quindi è arrivato il primo premio per Arazzo Familiare. Ci dica, che effetto le fa?
Mi ha emozionato ricevere il premio in presenza. La motivazione dettagliata che l’ha accompagnato, letta dalla presidente del CIF di Pesaro (Centro Italiano Femminile), è stata molto elogiativa.
Mi è stata riconosciuta una scrittura limpida, capace di veicolare i temi femminili esposti nel romanzo che è, in realtà, un insieme di tre romanzi.
L’impostazione storica accurata e la fantasia non priva di un sottofondo erotico (cito le parole) hanno creato il legame tra il passato e il presente nel percorso narrativo lungo ottanta anni.
- La sua penna è stata giudicata da molti lettori capace ed emozionate. Lo stile unico e la ricerca delle parole pare sia il suo punto di forza. Dopo cinque pubblicazioni in ambito scientifico, immagino che questo successo sia stato per lei una sorpresa.
Posso dire che, per scrivere di narrativa, ho utilizzato un linguaggio diverso da quello usato nelle pubblicazioni scientifiche. La ricerca accurata della parola, in sintonia con il periodo storico descritto, è stato un lavoro a cui ho voluto dedicare del tempo.
Lo ritenevo utile per rendere credibile l’ambientazione storica.
- Le donne del ‘900 hanno impressionato positivamente la giuria: secondo lei sta cambiando qualcosa in Italia e nel mondo?
Nel trattare i temi della donna d’oggi, non si può prescindere dal passato. Ciascun lettore/lettrice ritrova qualcosa di sé nelle donne che ho narrato. Credo che la condivisione sia il punto di forza di questo romanzo.
- Tre donne, tre generazioni: Marilì, Maricò, Marigiò. Cosa le unisce, oltre alla parentela e cosa le differenzia?
Storie di donne del Novecento, come le numerose saghe familiari italiane e non, stanno ottenendo molto successo tra i lettori. Si può ipotizzare che l’attenzione sia collegabile all’ idea di ricercare i germogli dell’autonomia femminile nel passato prossimo.
Le tre donne narrate sono legate da parentela – sono nonna, madre e figlia – attraverso vincoli di famiglia fatti di ritualità, di tradizioni e di abilità trasmesse, soprattutto in cucina, ma anche di segreti. Sono accumunate dalla capacità di reagire alle difficoltà della vita attraverso delle scelte inusuali rispetto al sentire comune. Alcune di queste scelte il lettore/ lettrice si sente di condividerle le le plaude, da altre ne viene disturbato.
Tuttavia, sono scelte che rispecchiano il momento storico in cui le donne vivono.
- Dato il grande successo e il finale aperto, possiamo sperare in un sequel?
Il finale è stato lasciato volutamente aperto. Nel sequel in preparazione sarà trattato un argomento che è molto vicino alla donna d’oggi: la scelta tra la propria realizzazione e gli affetti.
Arazzo Familiare di Anna Cantagallo (Castelvecchi Editore): in vendita in tutte le librerie e online.

Anna Cantagallo conquista la Giuria del Premio con l’opera d’esordio Arazzo Familiare. (Castelvecchi)