Editreal: Aldous Axley di Daniela Schembri Volpe

La scrittrice Daniela Schembri Volpe ci accompagna in un viaggio attraverso le curiosità letterarie.

I recenti accadimenti mondiali hanno riportato prepotentemente alla ribalta due scrittori della letteratura distopica, certamente il più citato è Orwell, probabilmente perché nel ciclo scolastico numerosi sono coloro che hanno letto qualche sua opera. Ma un altro autore distopico, precursore di Orwell, è stato “citato” in svariati modi, senza che ciò apparisse così evidente per il nostro sapere. Lo scrittore in questione è Aldous Huxley, colui che ha dato impulso alla letteratura distopica e che, inoltre, ha un legame curioso con i torinesi. Andiamo per gradi. Chi non conosce la band di Jim Morrison?

Ebbene, il nome del gruppo del mitico front man The Doors venne estrapolato dal titolo dell’opera The Doors of perception (Le porte della percezione). Gli Iron Maiden invece presero a prestito il titolo dell’opera più conosciuta di Huxley, Brave New World (Il mondo nuovo) utilizzandolo per un nuovo album. Senza andare troppo lontano, Franco Battiato gli dedicò il suo primo album Fetus, mentre i Verdena citano lo scrittore nel brano Sotto prescrizione del dottor Huxley.

In Italia venne trasmesso un adattamento televisivo di Burt Brinckerhoff di Il mondo nuovo. E tanto altro. Verso la fine della propria esistenza Huxley venne considerato dai circoli accademici del mondo un intellettuale e un leader del pensiero moderno. Ma per arrivare a una tale considerazione come si sviluppò la vita di Huxley? Diciamo che Huxley non si era proprio annoiato nella sua famiglia d’origine con il padre scrittore Leonard Huxley, lo zio biologo e sostenitore delle teorie darwiniste, e un nucleo familiare che vantava giornalisti e autrici. La madre Julia Arnold, morta nel 1908 quando Aldous era quattordicenne, visto che era nato nel 1896, aveva incontrato persino Lewis Carroll!

Durante la prima guerra mondiale, a causa di problemi alla vista non venne arruolato e nel 1915 si laureò a Oxford in Letteratura inglese. Dall’età di vent’anni iniziò a scrivere costantemente redigendo gli incredibili romanzi sugli aspetti disumanizzanti del progresso scientifico, di cui il più noto è proprio Il mondo nuovo (Brave New World) e sui temi pacifisti. Nel periodo della Grande Guerra fu insegnante di francese a Eton e tra i suoi allievi chi troviamo nel 1917?

Naturalmente George Orwell (ma non dimentichiamo che Orwell è lo pseudonimo di Eric Arthur Blair). Huxley fu anche critico letterario per il magazine «Westminster Gazette», conobbe così D.H. Lawrence con cui condivise una profonda passione per l’Italia in cui visse tra Firenze e Roma, dal 1923 al 1930 circa, (tant’è che scrisse racconti qui ambientati) con un intervallo tra il 1925 e il 1926 trascorso nella magica India. Finalmente nel 1937, negli Stati Uniti, risolve i problemi alla cornea.

Nel 1938 diviene un indù e inizia a praticare la meditazione e a cibarsi da vegetariano. Nelle sue opere successive vi è una forte impronta di misticismo dovuta anche alle esperienze con la mescalina descritte nei saggi Le porte della percezione (The doors of perception, titolo preso da versi di William Blake) e Paradiso e Inferno (Heaven and Hell). Titoli in seguito letti dai primi hippie.

Ed ecco tra le altre una curiosità che ci porta Huxley, come anticipato, decisamente vicino geograficamente! Nel 1956, dopo la morte della prima moglie, si risposò con una violinista torinese Laura Archera. Un grande talento musicale che, dall’età di dieci anni, suonava il violino.

A diciassette anni, dopo aver studiato a Parigi, Berlino e Roma Laura si diploma professore di musica. Negli Stati Uniti prosegue la sua educazione musicale al Curtis Institute of Philadelphia, si esibisce alla Carnegie Hall. Il successo è notevole e per quattro anni Laura viaggia oltreoceano per esibirsi ogni inverno negli States. Durante uno di questi soggiorni, Mussolini firma il patto d’acciaio con la Germania e, in segno di protesta, la giovane musicista sceglie di restare in esilio in America.

Nel 1948 incontra Huxley e la moglie Maria Nys al Palio di Siena; alla morte di Maria nel 1956 si sposano. Laura è molto legata all’amica Virginia Pfeiffer, un legame che pare vada aldilà della semplice amicizia e quando l’amica si ammala di tumore, Laura regala il suo violino Guarneri a un celebre violinista e si dà allo studio della Psicologia e della Medicina alternativa, nonché a nuove forme espressive come regista e montatore.

Laura diviene la musa ispiratrice di Huxley arrivando a condividere con il marito le sperimentazioni con le droghe psichedeliche legate a una visione eugenetica e di un possibile controllo delle menti attraverso i barbiturici. La loro casa distrutta dal fuoco li porterà a vivere nella casa di Virginia e i suoi figli. Anche Huxley si ammala di cancro alla laringe e il 22 novembre 1963 (data della morte di Kennedy) chiede per iscritto di ricevere per indovena una iniezione di 100 mg di LSD e di essere accompagnato dalla voce di Laura che gli legge passi del Libro tibetano dei morti.

Laura prosegue l’attività del marito scrivendo memorie autobiografiche, opere originali e fondando l’associazione Children our ultimate investment. Muore nel 2007. Chi conosce l’opera di Huxley, o di Orwell, si è chiesto più volte come abbiano fatto a immaginare un mondo non distante da quello odierno e questo probabilmente per molti rimarrà un rebus. Le idee di Huxley furono alla base dello Human Potential Movement.

La visione di Huxley sul ruolo della scienza e della tecnologia (come descrisse, per esempio in L’isola) è analoga a quelle di altri noti pensatori britannici del Novecento: Lewis Mumford, Gerald Heard, Buckminster Fuller, Stewart Brand. Concludo con un invito di lettura, ovviamente di Il mondo nuovo e una citazione di Huxley:

“Forse la Terra è l’inferno di un altro pianeta”.

Daniela Schembri Volpe

 

www.editreal.it

Agenzia Editreal Servizi Editoriali e Letterari

Arena Letteraria

Premio Gold Crime Carlo De Filippis

DeFilippis&Tanfoglio Associati