Eleonora Geria: Un Viaggio Emotivo attraverso “Senza senso”
La Corte Editore
“Senza senso” di Eleonora Geria non è soltanto un romanzo: è una confessione, un epistolario emozionale intriso della voce silenziosa ma potente della maternità e della donna. L’opera, che si è imposta brillantemente nelle librerie da maggio 2023, si disvela non solo come testimonianza di un tragitto personale, ma come eco di una lotta interiore e sociale intrisa di dolore, accettazione e, in ultima analisi, di un amore incondizionato.
Nel delicato e, al tempo stesso, crudo tessuto narrativo, Geria ci presenta un mondo sospeso tra la normalità desiderata e la quotidianità che, seppur ferita da un’inspiegabile sordità, si colora delle sfumature dell’amore materno. La nascita di Nicola, immerso nel suo universo sonoro privo di eco, diviene l’emblema di un amore che, al di là delle parole non udite, trova la propria voce nel silenzio, in uno sguardo, in un gesto.
Il percorso che Eleonora decide di intraprendere, gravido di speranze, dubbi e sacrifici, si trasforma in un’odissea di visite mediche, terapie ed interventi chirurgici. Ma al di là dell’aspetto clinico e dei freddi camici bianchi, esiste un aspetto ancor più snervante e tangibile: l’emotività di una madre che, nell’abissale silenzio del figlio, ricerca un contatto, una comprensione, un ponte tra due mondi apparentemente distanti.
“Senza senso” diviene così una narrazione intima e universale, in cui il concetto di normalità è costantemente messo in discussione, esplorato e, talvolta, dolcemente sfidato. L’itinerario medico e umano si intreccia con le dinamiche di una famiglia che, nel proprio nucleo, ritrova sia il dolore della condizione del piccolo Nicola sia l’amore che, malgrado ogni ostacolo, fiorisce, cresce e avvolge ogni membro in un caldo abbraccio.
Nella trama, Gigi, il coniuge di Eleonora, i fratelli di Nicola, Valeriano e Fabio Massimo, il nonno e gli amici si manifestano come figure che, in modo più o meno consapevole, navigano tra la simpatia e l’incomprensione, tra l’accettazione e la difficoltà di stabilire un dialogo con un mondo così silenzioso ma colmo di comunicazioni non verbali. Nicola, pertanto, non diviene solo il fulcro della storia, ma si configura come un piccolo maestro, un mentore involontario che, attraverso la sua condizione, indaga i concetti di umanità, resilienza e amore incondizionato.
Eleonora Geria, dotata di una formazione in Scienze politiche e di una specializzazione in tecniche di comunicazione, non è semplicemente un’autrice: ella si distingue come testimone, guida e, soprattutto, donna e madre. Con “Senza senso”, offre non soltanto un punto di vista, ma un varco, una porta aperta verso un mondo dove la diversità si colora di normalità, dove il silenzio si traduce in un linguaggio universale e dove l’amore materno si erge come pilastro indomito e perpetuo.
Il romanzo, dunque, s’incarna come emblema di un viaggio – fisico, emotivo e sociale – attraverso il quale l’amore, nella sua forma più pura e incondizionata, emerge trionfante, offrendo al lettore non soltanto una storia, ma un’esplorazione profonda di cosa significhi amare, accettare e, infine, comprendere oltre le parole, nel muto dialogo dell’anima.

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